Il KOMBUCHA è una bevanda orientale, giunta in Europa dalla Cina e dalla Russia, considerata tradizionalmente come un elisir di lunga vita e di salute duratura.
Si tratta di un infuso molto simile ad un tè, a cui la medicina tradizionale cinese attribuiva la capacità di creare equilibrio tra lo stomaco e la milza, aiutando la digestione.
L'origine dei kombucha, così come l'etimologia del termine, è sconosciuta. Secondo la leggenda deve il suo nome al mitico medico coreano Kombu e alla parola cinese cha (tè): infatti sembra che nel 415 d.C. il medico abbia utilizzato la “madre” – insieme di batteri e lieviti alla base della bevanda – per curare l’imperatore giapponese Inyko.
Il tè kombucha veniva già consumato in Cina fin dal 250 A. C. e considerato come un elisir di lunga vita da parte dei membri della dinastia dei Qin. Esso iniziò a diventare popolare al di fuori della Cina agli inizi del Novecento, attraverso una sua diffusione in Russia.
In seguito, grazie alla nascita di un interesse per le tradizioni curative orientali, giunse in Europa, tuttavia la parola venne tradotta nell'alfabeto occidentale solo nel 1991.
I kombucha sono conosciuti in lingua cinese come chájūn, in giapponese come kocha-kinoko, in coreano come hongchabeoseotcha e in russo come chaynyy grib e tutti questi termini hanno lo stesso significato ovvero “fungo del tè”.
(Photo credit: Nathan J Hilton on Pexels)